Categoria: Bellezza e Benessere
Lo yoga fa bene al cuore quanto correre o andare in bici
Redazione BlogBenessere - Febbraio 28, 2015
Praticare yoga può avere gli stessi benefici effetti sulla riduzione dei rischi di malattie cardiovascolari di attività aerobiche come la bicicletta, la corsa o la camminata: lo afferma uno studio condotto in tandem da ricercatori dell’Erasmus University Medical Centre di Rotterdam e della Harvard School of Public Health di Boston e pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology. Lo studio ha coinvolto 2768 persone i cui comportamenti sono stati sottoposto a una meta analisi dei fattori che possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari mortali. Facendo la comparazione dei dati è emerso che chi praticava yoga segnalava significative riduzioni dell’indice di massa corporea, diminuizione della pressione e dei livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) e conseguenti innalzamento del colesterolo ‘buono’ HDL. Quello che lo studio comparativo non è riuscito a spiegare è sia quanto occorra praticare yoga per ottenere i primi risultati e sia il motivo fisiologico per cui la pratica dello yoga avrebbe come conseguenza questi benefici effetti. Credits: FlickrCC Blanca
Stability training per addominali da copertina
Redazione BlogBenessere - Febbraio 28, 2015
Sanihelp.it - Se non sei tra i fortunati che, grazie alla predisposizione genetica, riescono facilmente ad ottenere un addome scolpito, dovrai lavorare sodo per mettere in evidenza il tuo "six pack". Svolgendo un allenamento mirato, come quello che ti suggeriamo di seguito, con costanza e determinazione - a cui affiancare un programma alimentare sano e bilanciato - potrai riuscire a costruire un tronco tonico e snello, non solo bello da vedere, ma anche più funzionale al movimento. «Gli addominali fanno parte di una importante struttura muscolare più complessa che comprende i muscoli bassi della schiena, i flessori dell'anca (quelli che ti premettono di sollevare le gambe), gli estensori dell'anca (glutei e bicipiti femorali), i gran dorsali, gli erettori spinali e gli stabilizzatori pelvici» spiega Gianluca Spinelli, personal trainer di Milano. «Il ruolo di questi muscoli è quello di stabilizzare la parte superiore del corpo, ma anche di proteggere la colonna vertebrale mentre altri muscoli sono sottoposti ad uno sforzo. É dunque fondamentale che siano ben allenati per la salvaguardia del proprio benessere fisico». «Per fare la differenza in termini di risultato finale, oltre ai grandi classici (vedi crunch ecc.)» continua il trainer «diventa utile inserire alcuni esercizi di stability, perfetti per sviluppare la forza e l'ipertrofia del core». Di seguito vi forniamo qualche esempio: - Stability: parliamo di esercizi che richiedono di stabilizzare i muscoli del core (la regione della muscolatura che circonda l'addome e la pelvi) per un periodo di tempo stabilito. Possono essere eseguiti a corpo libero, oppure con l'ausilio di tavole propriocettive. Semplice ma di grande effetto è l'isometric side plank, che si esegue partendo dalla posizione distesa sul fianco, poggiando sul pavimento il gomito e sollevandosi da terra lateralmente. Il peso grava sull'avambraccio che deve rimanere perfettamente in linea con la spalla. L'altro braccio rimane disteso lungo il corpo, o con la mano che poggia al fianco. Si devono contrarre addominali e glutei per mantenere la posizione. É necessario eseguire più serie, con recupero di 30». - Dinamic stability: questa volta, mentre i muscoli del core sono sottoposti a contrazione isomentrica, altri muscoli sono in movimento. Si tratta dunque di un lavoro più dinamico rispetto al precedente. Tra gli esercizi più efficaci c'è il dead bug, che si esegue dopo aver assunto la seguente posizione di partenza: sdraiati a terra supini, con le braccia tese verso il soffitto, le gambe sollevate dal pavimento, a formare un angolo di 90 gradi, ginocchia piegate. Con la schiena aderente al pavimento, contrarre gli addominali per mantenere la posizione. Abbassare quindi il tallone destro verso terra lentamente, stendendo la gamba, e mantenendo il ginocchio opposto piegato. Ritornare alla posizione di partenza, e poi eseguire lo stesso movimento con l'altra gamba. Eseguire 10 ripetizioni con entrambi gli arti, alternandoli. Controllare bene il movimento, mantenendo una velocità costante e facendo attenzione a non staccare la schiena dal pavimento, facendo forza sugli addominali.
Lo yoga, un alleato per la salute del cuore
Redazione BlogBenessere - Febbraio 28, 2015
Sanihelp.it - La pratica dello yoga va ben oltre il mero corpo. La stessa parola yoga significa »unione» e il suo scopo finale, se si vanno ad analizzare le scritture sulle quali questa scienza si fonda, è proprio quello dell'unione estatica con il Sé superiore, chiamato in modo diverso nelle differenti culture e religioni. Ma si sa anche che ogni disciplina è figlia del suo tempo, e che molti si rivolgono allo yoga allo scopo di migliorare la salute e di stare bene dal punto di vista fisico. E se gli insegnanti parlano da decenni degli innumerevoli benefici fisici dello yoga, ora sembra che anche la scienza e, in particolare, la medicina stia arrivando a riconoscere questa serie di elementi come qualcosa di corrispondente alla realtà. Uno studio pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology ha dimostrato come la pratica dello yoga possa avere i medesimi effetti nella riduzione delle problematiche cardiovascolari che si possono riscontrare per altre forme di esercizio, come la camminata veloce o l'utilizzo della bicicletta. E sembra che lo studio lo abbia evidenziato sia per coloro che già si trovavano in uno stato di salute buono, sia per quelle persone che, invece, risultavano avere rischi a livello cardiovascolare. I partecipanti alla ricerca sono stati in tutto 2800 e ad alcuni di essi è stato richiesto di fare dell'esercizio moderato, ad altri di praticare lo yoga, mentre al terzo gruppo si è richiesto di non modificare in alcun modo il proprio stile di vita. I risultati sono stati molto positivi ed hanno visto le prime modifiche già a partire dalla terza settimana di pratica, anche se la maggior parte degli effetti positivi si è avuta a partire dalla dodicesima settimana di pratica costante. Come accade per molte scoperte e ricerche che vedono il coinvolgimento della scienza e, in questo caso, della medicina, saranno necessari altri studi successivi, ma i ricercatori sono rimasti positivamente impressionati in relazione ai risultati dello studio, in quanto lo yoga è una disciplina alla portata di tutti ed è davvero economica, quindi è anche facilmente avvicinabile. E quali possono essere le pratiche yogiche in grado di aiutare a mantenere giovane il cuore? Uno fra tutti è il Saluto Al Sole, una serie di dodici asana, cioè di posizioni, che se eseguita in modo dinamico consente di aumentare il battito cardiaco e di stimolare l'apparato respiratorio rendendo cuore e polmoni più forti e maggiormente in grado di sopportare gli sforzi.
Hai passato i 30? Ecco l’allenamento che fa per te
Redazione BlogBenessere - Febbraio 28, 2015
L’attività fisica è fondamentale per il nostro benessere generale, e ancora di più una volta giunti ai cosiddetti “enta”. Man mano che avanzano gli anni, infatti, il nostro organismo cambia, e il metabolismo non fa eccezione. Se non teniamo la situazione sotto controllo, di conseguenza la nostra massa muscolare cala e il grasso si accumula. Il modo migliore per evitare questo spiacevole scenario è svolgere un bel mix di esercizi, tra cui non possono mancare il cardio e i circuiti. Queste attività, per fortuna, sono tutt’altro che noiose: fatte insieme ad un gruppo d’allenamento guidato da un trainer, forniscono l’occasione perfetta per restare in forma e allo stesso tempo rimanere motivati e socializzare. Se tuttavia l’idea di allenarvi in compagnia non vi va a genio, ricorrete a un semplice materassino per esercizi, qualche tutorial online e fate da voi. Ricordate di concentrare l’attenzione su tutti i vari muscoli del corpo: flessioni per il petto, braccia e spalle, addominali e squat per lo stomaco, sedere e gambe. Aggiungete qualche plank, un po’ di cyclette e del sanissimo jogging, e non rischierete certo di annoiarvi. Basta meno di un’ora al giorno, 4 giorni alla settimana, e vi sembrerà che il passare del tempo non abbia alcun potere sul vostro corpo sempre in linea! Infine, non dimenticate di evitare l’autobus e la macchina ogni volta che potete. Camminare fa benissimo ai muscoli e stimola la circolazione.
Yoga: tutti i benefici
Redazione BlogBenessere - Febbraio 28, 2015
Se non siete amanti della palestra né degli allenamenti pesanti, lo yoga può essere lo «sport» che fa per voi. Secondo una nuova ricerca, infatti, pur essendo molto meno dinamico di altre attività – come per esempio la cyclette o la bicicletta – lo yoga ha lo stesso impatto positivo sulla salute del cuore. Tra i benefici di questa antichissima tecnica di stretching e rilassamento, vi sono non solo la perdita del peso in eccesso, ma anche l’abbassamento del livello di colesterolo e della pressione sanguigna. «Lo yoga contribuisce ad abbassare il rischio delle malattie legate al cuore esattamente come uno sport più dinamico, come andare in bici o camminare a passo veloce», ha spiegato Myriam Hunink, ricercatrice presso l’Erasmus University olandese e la Harvard University negli USA. «Questi risultati sono molto importanti perché tantissime persone non possono svolgere un’attività fisica intensa, oppure preferiscono qualcosa di più leggero e rilassante, allo stesso tempo tenendo alta la salute generale e abbassando il rischio di malattie cardiovascolari». La Hunink tiene inoltre a sottolineare che, grazie alle sue straordinarie proprietà antistress, lo yoga è in grado di migliorare la qualità della vita più di ogni altra forma di attività aerobica. Attualmente, solo nel Regno Unito, le malattie coronarie sono il killer più spietato, per mano del quale si contano oltre 70mila arresti cardiaci all’anno. Il fumo, il colesterolo, l’ipertensione, l’obesità e uno stile di vita sedentario sono tra le cause più comuni della malattia.
Velocizza il metabolismo
Redazione BlogBenessere - Febbraio 28, 2015
Sanihelp.it - Stimolare il buon funzionamento del metabolismo è necessario non solo allo scopo di mantenere un peso corporeo che si adatti alla propria figura, ma anche perché esso ci aiuta ad avere molte più energie e anche ad assimilare in modo corretto i nutrienti presenti nel cibo. Un metabolismo lento non solo ci porterà ad ingrassare in modo inesorabile, ma anche a soffrire di letargia, di mancanza di vitalità e ad avere problemi digestivi. Lo yoga può davvero aiutare i propri praticanti a raggiungere un livello nel quale il metabolismo, grazie al costante riequilibrio nel funzionamento degli organi interni, lavora in modo giusto. Infatti, nonostante si possa pensare che le asana, cioè le posizioni dello yoga, servano solo a rendere il corpo più flessibile, più bello e più tonico, esse lavorano molto in profondità, giungendo sino agli organi interni. Si andranno, così, a stimolare le ghiandole che dosano gli ormoni all'interno del nostro corpo, come la tiroide, l'ipofisi e le ghiandole surrenali. Il risultato sarà un corpo più forte, dal giusto peso e anche più resistente agli agenti esterni. Ma quali sono le posizioni migliori per arrivare a stimolare il metabolismo? Sicuramente una grande spinta al buon funzionamento dell'organismo può essere data dalla pratica costante del Saluto al Sole, una serie di dodici posizioni in grado di aumentare il battito cardiaco, di stimolare l'apparato cardiocircolatorio e respiratorio e capace di riscaldare tutto il corpo molto velocemente. Le posizioni invertite, a partire dalla semplice Setu Bandhasana (nella sua forma più facile), sino a Sarvangasana (la posizione di Tutto il corpo Sostenuto) e Halasana (la posizione dell'aratro), andranno a portare il sangue verso la parte superiore del corpo e, quindi, a stimolare la tiroide e l'ipofisi. Le asana come Bhujangasana (la posizione del Cobra) e Dhanurasana (la posizione dell'Arco) vanno ad aprire la parte anteriore del corpo, a stimolare Agni, il fuoco digestivo e anche a massaggiare le ghiandole surrenali. Infine, le torsioni come Ardha Matsyendrasana (posizione di Mezza Torsione del Signore dei Pesci) o Bharadvajasana (Torsione di Bharadvaja) vanno a stimolare tutto l'apparato digerente consentendo un'assimilazione corretta dei nutrienti e anche un corretto funzionamento generale del metabolismo. Tutte queste asana, che dovranno sempre essere approcciate mediante l'aiuto di un insegnante, potranno essere integrate nella pratica quotidiana per rendere il proprio fisico più snello, efficiente e e scattante, giorno dopo giorno.