Insufficienza venosa cronica: cos’è, sintomi, prevenzione

L’insufficienza venosa cronica è una condizione medica che si contraddistingue per il funzionamento difettoso delle pareti venose e delle valvole delle vene delle gambe. In virtù di quanto appena specificato, non è possibile apprezzare il regolare ritorno venoso fino al cuore.

Cause

Quali sono le cause dell’insufficienza venosa cronica? La risposta a questa domanda chiama in causa le varici. Queste ultime si formano a causa di diversi fattori, che vanno dalle gravidanze fino al sovrappeso e agli squilibri ormonali dovuti all’utilizzo di farmaci come gli anticoncezionali.

Nelle situazioni appena descritte, si parla di preciso di insufficienza venosa organica. Da non dimenticare è anche l’esistenza dell’insufficienza venosa funzionale. Quali sono le cause da considerare in questi frangenti? A provocare l’impossibilità di un ritorno venoso al cuore è, come dice il nome della problematica stessa, il sovraccarico funzionale delle vene. Quest’ultimo può essere dovuto a una postura errata assunta durante la professione, ma anche a condizioni come il linfedema.

Sintomi

Quali sono i sintomi dell’insufficienza venosa? Quando si parla dei segnali di questa patologia, un doveroso cenno deve essere dedicato alle gambe pesanti. Da non trascurare è anche l’insorgenza di fastidiosi formicolii e di prurito. Proseguendo con l’elenco della sintomatologia dell’insufficienza venosa cronica, non si può non chiamare in causa le già citate vene varicose, così come la presenza di capillari evidenti e quella di ulcerazioni.

I sintomi dell’IVC, in generale, si manifestano in tutti i mesi dell’anno. In linea di massima, però, fanno la loro comparsa soprattutto durante i mesi estivi.

Diagnosi

La diagnosi dell’insufficienza venosa cronica può essere effettuata solamente da un medico. Il principale punto di riferimento in questo caso è l’esame fisico. Ad esso è quasi sempre associato il ricorso all’ecocolordoppler.

Trattamento

Come si tratta l’insufficienza venosa cronica? La risposta a questa domanda dipende dalla situazione. In alcuni casi, ossia quando la problematica è provocata dalla presenza di varici, si può procedere chirurgicamente con la loro asportazione.

Quando, invece, la causa è da ricondurre a problematiche legate al circolo venoso profondo, la strada giusta da perseguire è quella dell’utilizzo delle calze elastiche.

Nelle situazioni in cui si ha a che fare con l’insufficienza venosa cronica funzionale, si possono utilizzare anche plantari emodinamici.

Prevenzione

Come in tanti altri casi, anche in quello dell’insufficienza venosa cronica la prevenzione è cruciale. Per concretizzarla, è bene ricordare l’importanza dello stile di vita. Ciò significa, prima di tutto, evitare di passare tanto tempo in piedi fermi (se, per motivi lavorativi, non si può fare a meno di farlo, è bene utilizzare calzature specifiche come gli zoccoli sanitari Dr Scholl).

Da non trascurare è anche l’importanza di dedicarsi spesso alla camminata. Quella a passo sostenuto è un ottimo esercizio aerobico, perfetto per mantenersi in forma quando si conduce una vita generalmente sedentaria o si hanno problemi a praticare sport più intensi.

La prevenzione dell’insufficienza venosa cronica dipende anche dal modo in cui si dorme. Un consiglio utile in questi casi prevede il fatto di passare la notte con gli arti inferiori sollevati di circa 15 centimetri.

Un doveroso cenno deve essere dedicato all’alimentazione. Se si ha intenzione di prevenire l’insufficienza venosa cronica, è bene moderare l’assunzione di caffè e concentrarsi su cibi ricchi di beta-carotene e flavonoidi, fondamentali entrambi per ottimizzare il funzionamento del circolo venoso.

Un consiglio finale ma fondamentale prevede il fatto di dire addio al tabacco (scelta benefica al di là della prevenzione delle vene varicose).