Come pulire gli impianti dentali: i consigli degli specialisti
di Redazione
15/12/2016
L'introduzione di metodologie e strumenti sempre meno invasivi e causa di disagio per il paziente ha reso i trattamenti di implantologia dentale interventi veloci, sicuri e, soprattutto, risolutivi. A seconda del numero di denti da sostituire e delle condizioni delle arcate mascellari, possono essere indicate tecniche diverse. L'intervento, tuttavia, si basa sempre sull'inserimento di una vite in titanio (l'impianto) direttamente nel tessuto osseo. La radice artificiale creata in questo modo fa quindi da supporto alla protesi dentale vera e propria, generalmente realizzata in ceramica. Gli impianti dentali presentano molti vantaggi: il paziente, in tempi brevi, recupera la piena funzione masticatoria ed un sorriso impeccabile dal punto di vista estetico. In più, con le giuste attenzioni, le protesi realizzate in questo modo non vanno ad intaccare in alcun modo i denti sani, assicurano una perfetta tenuta nel tempo e minimizzano il pericolo di complicanze.
La corretta manutenzione degli impianti dentali
Prendersi cura del proprio sorriso dopo essersi sottoposti ad un intervento di implantologia dentale non richiede sforzi particolari, se non una buona costanza nella routine di igiene orale e una scrupolosa attenzione ai consigli del dentista. Esistono una serie di regole generali che contribuiscono a mantenere in perfetto stato gli elementi dentali protesici e ad evitare il pericolo di infiammazioni gengivali o, addirittura,di perdita delle protesi, tra cui:- utilizzare i denti solo per la masticazione e mai per sorreggere oggetti o compiere altre azioni;
- avvertire il proprio dentista qualora si avesse il sospetto di soffrire di bruxismo (digrignare involontariamente i denti può danneggiare la protesi);
- evitare di fumare, per non compromettere la salute delle gengive e del cavo orale.
Igiene orale domestica
La placca, che con il tempo può dare luogo ad antiestetiche concrezioni di colore scuro (il tartaro), può essere causa di gravi infezioni a livello del tessuto osseo e gengivale. Inoltre, il suo accumulo tende ad alterare il colore dei denti, sia naturali che protesici, intaccandone la struttura e rovinandone l'aspetto. Fortunatamente, per ovviare a questo problema, è sufficiente osservare le regole di una corretta igiene orale:- pulire i denti dopo ogni pasto;
- spazzolare per almeno 2 minuti;
- utilizzare un dentifricio poco abrasivo;
- pulire sia la faccia interna che quella esterna di tutti i denti, senza trascurare la superficie di masticazione;
- utilizzare solo movimenti verticali dalle gengive verso i denti (per evitare di spingere microrganismi e residui dei pasti verso gli spazi gengivali).
Lo spazzolino manuale è indicato anche per la pulizia degli impianti dentali. Tuttavia è importante utilizzare uno spazzolino:
- dotato di testina di piccole dimensioni;
- con setole artificiali dritte e dal profilo arrotondato (poco abrasive);
- in buone condizioni.
- filo interdentale (in commercio esistono varianti studiate appositamente per la pulizia degli elementi protesici, dotate di capo rigido);
- spazzolino sulculare;
- spazzolino monociuffo;
- scovolino;
Trattamenti di igiene orale professionali
La presenza di protesi in bocca crea inevitabilmente spazi difficili da raggiungere e nei quali la placca tende ad accumularsi rapidamente. Anche per questo motivo, per prendersi cura degli impianti dentali è indispensabile sottoporsi almeno un paio di volte all'anno ad un trattamento di pulizia dei denti professionale. L'igienista dentale provvede all'ablazione del tartaro e, inoltre, può fornire al paziente utili indicazioni circa gli strumenti più adatti per l'igiene orale quotidiana e le loro modalità d'uso.Controlli periodici e sintomi da non sottovalutare
Gli interventi di implantologia dentale prevedono un percorso di follow up che normalmente si prolunga per diversi mesi: nel corso delle visite di controllo, l'odontoiatra verifica il corretto esito dell'operazione, nonché lo stato di salute di gengive e ossa mascellari. Il paziente sottoposto a implantologia, periodicamente, dovrebbe effettuare un auto-esame della bocca, per controllare lo stato della protesi e le presenza di eventuali infiammazioni, gonfiori o sanguinamenti della gengiva. In presenza di tali sintomi, specie se accompagnati da dolori e da febbre, occorre consultare tempestivamente lo specialista: le infezioni localizzate a livello degli impianti, dette anche perimplatiti, possono compromettere il tessuto osseo che circonda le viti in titanio, portando ad un suo riassorbimento e, di conseguenza, alla caduta dell'impianto. Per scongiurare questo pericolo, occorre attenersi con scrupolo alle indicazioni del proprio dentista, non sottovalutare mai i sintomi insoliti e osservare una corretta igiene orale. Fonte: Centro Medico DentaleArticolo Precedente
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