Magnetoterapia: di cosa si tratta e quali sono i vantaggi

Si sente spesso e volentieri parlare di magnetoterapia: si tratta di un sistema di terapia fisica che va a sfruttare l’energia elettromagnetica con l’intento di provvedere alla trasmissione di adeguati stimoli per quanto riguarda la rigenerazione dei tessuti.

Questa tecnica va a impiegare le onde elettromagnetiche, che sono in grado di provvedere all’interazione con le cellule, senza causare in alcun modo un incremento del calore del corpo. In questo modo, ecco che si provvede ad effettuare il ripristino dell’equilibrio biochimico delle cellule solo con uno scopo curativo e terapeutico. L’Ortopedia Scita promuove apparecchi per la magnetoterapia (detti anche CEMP), utili per svolgere delle sedute efficaci in relazione a varie problematiche.

Le cellule e la magnetoterapia

Per poter apprezzare i vantaggi derivanti dall’uso della magnetoterapia, è necessario prima di tutto conoscere qualcosa in più in merito al funzionamento delle cellule che si trovano nell’organismo umano. Nonostante ci siano varie tipologie di cellule, gran parte di queste ultime presentano i medesimi componenti. Ovvero, sono dotate di una membrana esterna, una parte interna, ovvero il nucleo, e il citoplasma.

È importante immaginare le membrane delle cellule come una sorta di mini batterie, di cui si può capire il livello di tensione. Nel momento in cui all’interno delle cellule la tensione elettrica tende a calare, ecco che il corpo umano di riflesso ne va a risentire in modo negativo. Infatti, cominciano ad emergere infiammazioni, piuttosto che dolori che vanno a colpire le ossa, ma anche le articolazioni e la schiena. Ebbene, l’obiettivo che si vuole raggiungere tramite la magnetoterapia è quello di effettuare una sorta di ricarica e di rigenerazione delle cellule che non hanno questo tipo di energia vitale e trasmettere loro uno stimolo adeguato.

Come funziona la magnetoterapia

Quando si parla di magnetoterapia, quindi, si fa riferimento a quella tecnica che prevede l’uso di un apparecchio ben specifico, che è formato da un pc, due cavi di collegamento e due magneti. Questi ultimi rappresentano la parte che va a contatto con il corpo del paziente e che si caratterizzano per realizzare un campo magnetico attraverso l’energia che viene generata dal pc e poi trasmessa ai magneti tramite i cavi di collegamento.

I magneti possono essere realizzati in diverse forme. Nel corso degli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ha portato alla creazione di fasce specifiche, che dovranno essere indossate dal paziente nella zona in cui soffre. Altre volte, invece, si può trattare di piastre dalla forma rettangolare che si devono andare ad applicare direttamente sulla pelle.

Altrimenti, c’è la possibilità anche che il fisioterapista vada a sfruttare un solenoide, dalla forma tipicamente cilindrica, con il paziente che dovrà inserire al suo interno la parte del corpo che dovrà essere oggetto del trattamento. È importante sottolineare come il campo magnetico che viene realizzato in tal modo può essere dotato di una frequenza differente, a partire da pochi hertz fino ad arrivare a qualche migliaio.

La magnetoterapia può essere utilizzata ad alta frequenza oppure a bassa frequenza. Nel primo caso porta a un effetto analgesico e antinfiammatorio, in maniera tale da trattare dolori a livello muscolare, ma anche altri problemi come tunnel carpale e artrite. Nel caso della magnetoterapia a bassa frequenza, invece, si tratta di un’opzione che va a stimolare la rigenerazione dei tessuti e il depisto del calcio, tornando molto utile per trattare, ad esempio, osteoporosi oppure osteopenia.

Gli effetti benefici della magnetoterapia

Ci sono diversi effetti collegati all’uso di questa tecnica. Quello più noto è sicuramente quello analgesico, ovvero utile per combattere il calore, dato che la magnetoterapia va a produrre corrente elettrica all’interno delle fibre nervose. Tra gli altri effetti particolarmente diffusi troviamo quello vasodilatatorio oppure quello disintossicante.