La scheda tecnica dell’octreotide e gli effetti collaterali

L’ octreotide si utilizza per la cura dei tumori intestinali ed è simile alla somatostatina. Ecco quali sono gli eventuali effetti collaterali.

L’octreotide è un farmaco ormonale utilizzato in campo oncologico. Si utilizza per le terapie di neoplasie neuroendocrine, come gli adenomi ipofisari, i tumori endocrini del pancreas (insulinomi, gastrinomi, glucagonomi, vipomi), il carcinoma midollare della tiroide e i carcinoidi intestinali.

Funziona attraverso la liberazione di sostanze vasoattive, in alcuni insulinomi, favorendo una correzione della glicemia e consentendo al paziente di essere eventualmente sottoposto a intervento chirurgico. Da un punto di vista tecnico si ottiene con l’unione di 8 unità di amminoacidi ed è simile alla somatostatina (hanno gli effetti farmacologici).

Si può somministrare per via sottocutanea o endovenosa. Si utilizza anche per effettuare un esame diagnosti, la scintigrafia radiorecettoriale con octreotide (OCT) che prevede la somministrazione endovenosa di un radiofarmaco composto dalla molecola dell’octreotide. Quali sono gli eventuali effetti collaterali?

Le reazioni avverse più comuni sono relative al metabolismo e ai disturbi della nutrizione, come patologie del sistema nervoso, patologie gastrointestinali, patologie epatobiliari e patologie sistemiche.

Molto comuni anche i crampi addominali, la nausea, il meteorismo, la cefalea, l’iperglicemia e la diarrea. Nella zona dell’iniezione possono invece verificarsi rossore e gonfiore ma solo raramente durano per oltre 15 minuti. Più rari, ma sono stati segnalati casi di pancreatite e coliche biliari.

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