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Pelle perfetta tutto l’anno? Attenzione ai cambiamenti del clima

Pelle perfetta tutto l’anno? Attenzione ai cambiamenti del clima

By Redazione BlogBenessere

Marzo 12, 2014

Pelle perfetta tutto l’anno? Attenzione ai cambiamenti del clima

Come la storia del genere umano è segnata da un ciclo eterno di alternanza tra periodi propizi (le cosiddette età dell’oro) e periodi di decadenza, così lo stato di salute della pelle è soggetto alla ciclicità delle stagioni che possono risultare più o meno favorevoli alla cura di alcune patologie cutanee. Vi sono, infatti, stagioni che coadiuvano il benessere della pelle e altre che lo danneggiano.pelle

“In generale durante i mesi invernali l’epidermide sembra soffrire maggiormente”, dichiara la Prof.ssa Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e venereologia presso l’Università di Napoli “Federico II”, che prosegue: “L’atmosfera si carica, infatti, di particelle dannose che possono depositarsi nello strato superficiale della pelle, indebolendo i sistemi naturali di protezione, coinvolti nei meccanismi di difesa della pelle, quali il film idrolipidico e lo strato corneo”.

Nello specifico, il freddo può essere estremamente dannoso per i soggetti affetti da psoriasi, una patologia che sembra acuirsi proprio con le rigide temperature. La Prof.ssa Fabbrocini precisa: “L’inverno, infatti, è il momento propizio per l’insorgere delle fastidiose squame bianche a gomiti, ginocchia e cuoio capelluto e che, mano a mano, possono ricoprire tutto il corpo”. Un monito particolare va anche ai pazienti affetti da rosacea, una patologia che risente maggiormente dei fattori ambientali. “È consigliabile durante i mesi invernali evitare il brusco passaggio da ambienti riscaldati interni a rigide temperature esterne. Gli sbalzi di temperatura, infatti, stimolano il vasospasmo e, così, la comparsa del tipico ‘flushing’, ossia l’arrossamento cutaneo associato a una sensazione di calore e di bruciore”, suggerisce la dermatologa.

Con la fine dell’inverno e l’arrivo dei primi tepori primaverili si incominciano a scoprire i primi centimetri di pelle che, essendo rimasti più o meno accuratamente nascosti da spessi strati di vestiti durante la lunga stagione invernale, risultano ora più sensibili. La Prof.ssa Fabbrocini avverte: “I primi giorni di primavera si accompagnano, però, a improvvisi sbalzi di temperatura, notevoli escursioni termiche che mettono a dura prova l’idratazione cutanea, danneggiando soprattutto i soggetti già affetti da couperose, aumentandone l’iperattività vasomotoria”. Chi non soffre di questa patologia può allora restare tranquillo? Niente affatto. Precisa la dermatologa: “Il cambio del clima è per tutti dannoso, perché la pelle rallenta fisiologicamente i cicli vitali, si rinnova più lentamente e appare più secca”.

E con l’arrivo dell’estate? “La stagione estiva può risultare benefica per certe malattie della pelle, quali ad esempio l’acne: i raggi ultravioletti hanno, infatti, un’azione disinfettante e la pelle abbronzata nasconde sicuramente meglio questo inestetismo”, dichiara la Fabbrocini. È meglio però non abbassare mai la guardia, il pericolo è sempre in agguato; infatti l’uso improprio di solari non adatti e l’ispessimento della pelle dovuta ai raggi UV possono addirittura indurre a un peggioramento del quadro clinico al ritorno dalle vacanze. “Non si trascuri il fatto che il periodo estivo è inoltre particolarmente rischioso per le persone con pelle delicata e sensibile, maggiormente soggetta a ustioni e scottature. È bene, inoltre, prestare sempre attenzione anche ai raggi indiretti del sole, che possono penetrare attraverso il vetro, le nuvole, l’acqua e i vestiti”, conclude la docente.

pelleNon va trascurata poi la pericolosità di certi agenti atmosferici, come il vento e la pioggia, che non sono legati a una stagionalità precisa, ma costituiscono un pericolo per l’epidermide durante tutto l’arco dell’anno. Quando si parla di cambiamenti del clima, infine, si può fare anche riferimento a un quadro più ampio da iscriversi nell’idea di global warming o, all’italiana, di riscaldamento globale. Precisa la dermatologa Fabbrocini: “Le variazioni della potenza dei raggi solari, l’aumento della temperatura e la variazione della frequenza delle precipitazioni possono portare a cambiamenti nella distribuzione geografica di alcune malattie infettive, aumentando così la loro diffusione a livello mondiale”. Come difendersi dunque da minacce di tale portata allarmistica e apocalittica? “Gli accorgimenti da seguire per vivere con serenità i cambiamenti climatici e stagionali sono semplici. Da un lato utilizzare un’adeguata fotoprotezione durante i periodi estivi, dall’altro proteggersi dal freddo, non solo con appositi indumenti, ma anche con creme-barriera, prodotti idratanti e nutrienti, senza trascurare di rivolgersi allo specialista per affrontare al meglio le malattie cutanee”, conclude la Prof.ssa Fabbrocini.



Redazione BlogBenessere

BlogBenessere.net è il magazine dedicato alla salute e al benessere. Cure e rimedi per le malattie più comuni, le paatologie rare, le diete migliori e i suggerimenti per mantenersi in forma, anche con gli esercizi di attività fisica più idonei, i consigli per vivere in modo salutare.

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